La storia
Il Patriziato trae la sua origine dalla Vicinanza, l’antica entità istituzionale e amministrativa, a cui appartenevano le famiglie originarie del luogo. Dal 1798 in poi il termine di Patriziato sostituì quello di Vicinanza e nel 1803 il Patriziato venne affiancato dal Comune politico, ebbe così inizio il periodo del Patriziato comunale o Comune patriziale, che durò fino al 1835. Il patriziato di Contra si staccò in modo definitivo dal nuovo Comune soltanto verso la fine degli anni ’80 del XIX secolo. Fino a quel momento tra Comune e Patriziato vigeva una sostanziale sovrapposizione. L’Archivio patriziale di Contra conserva un registro dal titolo “Protocollo della Municipalità” e la firma dei protocolli è quella del sindaco.
Lo stemma del Patriziato di Contra raffigura una zucca e la frase “CUCURBITAS GENTIS NOSTRAE STEMMA”. Secondo la leggenda, centinaia di anni fa un mulo, un asino e un becco, carico di zucche, partirono da Contone. Giunta a Minusio, la comitiva salutò l’asino, che decise di fermarsi in pianura, mentre gli altri animali salirono la collina. A Brione sopra Minusio, colpito dall’aria fresca e dall’ottima erba, il mulo si accomiatò dal becco, che proseguì il cammino verso Contra. Deciso a salire più in alto, il becco si liberò tuttavia delle pesanti zucche e si incamminò verso Mergoscia. Le zucche abbandonate dal becco divennero così l’emblema dei Contresi; gli altri animali assursero invece a simbolo degli abitanti degli altri villaggi.
Stemma Patriziato